Il talento degli attori italiani si distingue tra le eccellenze che il nostro paese ha sempre offerto al mondo con generosità. Patria di una cultura affascinante e di una storia senza pari, l’Italia vanta una lista di attori che non solo incantano gli spettatori con le loro abilità cinematografiche, ma che hanno anche calcato i palcoscenici teatrali, dimostrando una versatilità che li rende artisti autentici e completi.
In questo articolo dedicato agli attori italiani, esploreremo il fascino e le competenze di coloro che hanno saputo brillare sia nel mondo del cinema che in quello del teatro. Un viaggio attraverso il talento e la bellezza di personalità che hanno affascinato il pubblico non solo con il loro aspetto, ma anche con la loro capacità di interpretare ruoli complessi, portando vita e profondità ai personaggi che interpretano.
Sette attori italiani che hanno lasciato il segno nella storia dello spettacolo italiano, facendo onore alla tradizione teatrale e cinematografica del nostro amato paese.
Dall’intensità delle performance teatrali alla magia del grande schermo, questi attori italiani sono l’emblema di una straordinaria eredità artistica, unendo la bellezza all’eccellenza nelle arti performative.
La maggior parte di loro è conosciuta soprattutto per i film a cui hanno partecipato, ma tutti loro hanno anche una carriera teatrale di tutto rispetto.
ALESSIO BONI

Classe 1966, Alessio Boni è un attore di teatro e di cinema molto apprezzato non solo in Italia, ma anche all’estero.
Ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del teatro nel 1988 e si è diplomato all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” nel 1992. Da allora, non si è più fermato! Il suo curriculum è lunghissimo e ha lavorato come interprete in numerosi film e in tantissime produzioni teatrali, lavorando anche con registi teatrali che hanno fatto la storia teatrale italiana, come Luca Ronconi e Giorgio Strehler.
Ha ricevuto molti premi per le sue performance attoriali e ha recitato anche nel film “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, candidato all’Oscar nel 2005 come miglior film straniero.
L’ultima sua fatica cinematografica è il film thriller “Respiri” del 2018, per la regia di Alfredo Fiorillo.
Nella stagione teatrale 2015/2016 ha recitato in diversi teatri italiani con l’opera “I Duellanti“, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo Joseph Conrad, di cui è anche regista.
Memorabili sono anche le sue interpretazioni nelle piece teatrali di Yasmina Reza, “Art” e “Il dio della carneficina“.
Quest’anno lo trovi in teatro con lo spettacolo “Don Chisciotte” in tournée per l’Italia.
E, come se non bastasse, oltre ad essere un attore straordinario e affascinante, sa pure parlare fluentemente l’inglese e il francese … Insomma, che vuoi di più?
Se vuoi approfondire la sua conoscenza, qui trovi il suo sito ufficiale e qui la pagina di wikipedia che parla di lui.
Puoi trovare Alessio Boni anche sui Social Network, attraverso una pagina Fan Facebook Ufficiale, sebbene non sia gestita da lui personalmente. Stesso discorso per il suo account Twitter. Alessio Boni è infine presente anche su Instagram dove posta abbastanza frequentemente foto e video!
STEFANO ACCORSI

La maggior parte delle persone lo conosce per i suoi ruoli in tantissimi film di successo ma Stefano Accorsi recita sia nei film che in opere teatrali.
E proprio per questo motivo entra di diritto nella mia personale classifica degli attori di teatro più belli e bravi d’Italia. A partire dalla sua primissima esperienza recitativa nel 1991 nel film “Fratelli e sorelle” di Pupi Avati, Stefano si è dedicato al mestiere d’attore. Si è formato alla Scuola di teatro di Bologna, entrando in seguito nella Compagnia del Teatro Stabile dell’Arena del Sole, recitando in diversi spettacoli di Pirandello e di Goldoni. Poi nel 1996 ha l’occasione di recitare nel film “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” dando prova di possedere ottime doti recitative. Ma è probabilmente il film “L’ultimo bacio” del 2001 (film che è causa della mia cotta adolescenziale per lui) che lo porta al successo nazionale, nonostante avesse già ottenuto nel 1999 il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista col film di Ligabue, “Radiofreccia“. Indimenticabile il suo monologo alla radio “Io credo”…
Ultime sue fatiche cinematografiche sono “A casa tutti bene” di Muccino e “Made in Italy”, il film che ha fatto nuovamente incontrare Stefano con Ligabue in veste di regista.
Per quanto riguarda la sua attività teatrale, importante è la sua partecipazione nel 2006 come attore protagonista nel dramma di J.P. Shanley “Il Dubbio” per la regia di Sergio Castellitto, in cui ha interpretato il difficile e controverso ruolo di un prete accusato di pedofilia.
Inoltre nella stagione teatrale 2012/2013 Stefano Accorsi ha calcato le scene con l’opera “Furioso Orlando” tratto dal poema di Ludovico Ariosto, replicando lo stesso successo nella stagione successiva con “Giocando con Orlando”, spettacoli entrambi diretti da Marco Baliani. La sua ultima fatica teatrale è invece il “Decamerone” tratto dall’opera omonima di Boccaccio, in scena nei teatri italiani fino alla stagione teatrale 2015/2016. Altre repliche si sono svolte durante la stagione 2017/2018.
Per caso lo hai visto? Io, purtroppo, me lo sono perso…
Qui trovi la sua pagina di wikipedia. Non ha un suo sito web ufficiale, cosa strana per un attore così famoso, ma non troppo rara.
Fortunatamente i Social Network arrivano in nostro soccorso: Stefano Accorsi è infatti piuttosto attivo nel suo profilo Instagram, in cui sta postando in questi giorni molte foto direttamente dal Festival di Venezia 2018. Stessa cosa vale anche per il suo account Twitter. Infine è possibile rimanere in contatto con l’attore diventando fan della sua pagina Fan Facebook ufficiale.
CLAUDIO SANTAMARIA

Probabilmente era destino che Claudio Santamaria diventasse uno dei più apprezzati attori italiani, sia teatrali che cinematografici. Ha passato la sua infanzia nel quartiere romano di Prati, a due passi dalla casa di Gabriele Muccino, senza mai incontrarlo (se non per motivi di lavoro, nel 1998 partecipando al film d’esordio del regista, “Ecco fatto”).
Ha studiato al corso triennale “Acting Training” tenuto da Beatrice Bracco, poi ha tentato di entrare in Accademia, senza successo. Poco male, visto che comunque nel 1991 ha debuttato a teatro con “La nostra città” di T.Wilder per la regia di Stefano Molinari. Da quel momento in poi, Claudio ha lavorato in molte produzioni teatrali, tra cui “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, riuscendo ad essere ingaggiato anche per diversi ruoli cinematografici. Esordisce al cinema col film “Fuochi d’Artificio” di Pieraccioni, ma è con il film di successo “Lo chiamavano Jeeg Robot” che ottiene finalmente il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista.
In teatro, durante la stagione teatrale 2015/2016 ha calcato le scene di diversi teatri italiani col dramma contemporaneo “Gospodin“, che ti consiglio di andare a vedere se dovesse essere replicato anche nella prossima stagione.
Nella recente stagione teatrale 2017/2018 è stato possibile vederlo sul palco con lo spettacolo musicale “Il castello di Vogelod” assime al gruppo rock “Marlene Kuntz”.
Claudio Santamaria è giovane, bravo e con due occhi azzurri magnetici, bellissimi. Come se non bastasse, ha pure una bella voce. Non a caso si cimenta piuttosto spesso nel doppiaggio, prestando la propria voce ad attori stranieri famosi, come Eric Bana e Christian Bale. Inoltre è il doppiatore italiano ufficiale del simpaticissimo Batman in versione lego dei film “Lego Movie” e “Lego Batman – il Film“.
E poi, sa pure cantare! Ti ricordi l’edizione 2009 del Festival di Sanremo? No? beh’, male cara mia… In occasione del compleanno del grande Fabrizio de Andrè, Claudio insieme a Stefano Accorsi e la PFM si è esibito sul palco dell’Ariston cantando “Bocca di Rosa” ed è stato bravissimo.
Insomma, arrivati a questo punto, potrei anche pensare seriamente di sposarmelo, peccato che ci abbia già pensato la bella giornalista Francesca Barra… Eh va beh, per noi povere mortali non resta altro che seguirlo sul web.
Ecco il suo sito web ufficiale e la sua pagina di wikipedia.
Sui social Network, puoi trovare notizie su Claudio attraverso la sua pagina fan Facebook ufficiale gestita dallo Staff che si occupa anche del sito web a lui dedicato.
Al contrario, Claudio Santamaria gestisce in prima persona il suo profilo Instagram e l’account Twitter.
LUCA MARINELLI

Non posso non inserire anche Luca Marinelli tra i migliori attori italiani. Sono rimasta folgorata dalla sua bravura ne “Lo chiamavano Jeeg Robot” dove ha interpretato Lo Zingaro, uno dei cattivi per me più enigmatici, folli e affascinanti di sempre.
Classe 1984, Luca Marinelli è di origine pugliesi e ha sempre avuto l’arte della recitazione nel sangue. Suo padre infatti, Eugenio Marinelli, è un doppiatore così come sua zia, Sonia Scotti.
Per lui, avvicinarsi al mondo della recitazione è stato perciò qualcosa di naturale. Dapprima segue nel 2003 un corso di sceneggiatura e recitazione con Guillermo Glanc, quindi nel 2006 frequenta l’Accadema Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico conseguendo il diploma nel 2009.
Fin dagli anni della sua formazione, si preoccupa di farsi le ossa anche lavorando in svariate produzioni teatrali e cinematografiche. Per quanto riguarda il teatro, ha recitato sia in opere classiche, come “Sogno di una notte di mezza estate”, sia in testi teatrali di autori più recenti o contemporanei. In ambito teatrale ha avuto quindi l’occasione di lavorare con attori e registi di fama nazionale, come Anna Marchesini.
Fino al 2012 Luca Marinelli ha alternato le esperienze teatrali con vari ingaggi in produzioni cinematografiche. Poi nel 2012 è arrivata la svolta che lo ha portato a lavorare soprattutto nel campo del cinema. Sorrentino infatti lo ingaggia per interpretare un ruolo nel suo film premio Oscar “La Grande Bellezza” sebbene già nel 2009 avesse già dato una grande prova d’attore come protagonista nel film “La solitudine dei numeri primi” recitando al fianco di Alba Rohrwacher.
Nel 2015 recita in due pellicole italiane molto importanti, dove la sua bravura attoriale viene riconosciuta attraverso l’assegnazione di premi prestigiosi. Per la sua interpretazione del protagonista Cesare in “Non essere cattivo” Luca Marinelli vince il Premio Pasinetti al miglior attore alla 72esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.
Il 2015 è anche l’anno di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, grazie a cui raggiunge il meritato successo di pubblico. Per il suo Zingaro vince il David di Donatello nel 2016 come Miglior Attore non Protagonista.
Le sue ultime fatiche cinematografiche, in ordine di tempo, sono “Ricordi?” in concorso al festival del Cinema di Venezia del 2018 e la sua partecipazione al film tv sulla vita di Fabrizio de Andrè, “Fabrizio de Andrè – Principe libero”.
Per sapere qualcosa di più della sua sfavillante carriera ti consiglio di andar a dare un’occhiata alla pagina Wikipedia a lui dedicata e al suo curriculum artistico riportato nel sito web “Officine Artistiche”.
Luca Marinelli non ha ancora un sito web a lui dedicato, tuttavia è possibile seguire Luca Marinelli attraverso i social, avendo un suo account Twitter e una pagina fan ufficiale su Facebook.
PIERFRANCESCO FAVINO
Anche Pierfrancesco Favino entra di diritto in questa mia personale classifica degli attori italiani.
A mio avviso è un attore cinematografico e teatrale estremamente versatile, riuscendo ad essere credibile sia nei ruoli tragici che in ruoli brillanti. Non per niente, ho dedicato un articolo dedicato alla carriera di Pierfrancesco Favino, in cui oltre a raccontare la sua storia, cerco di trarre dei consigli utili per gli attori emergenti.
Inoltre, per me, è sempre una piacevole sorpresa vederlo recitare al cinema in produzioni hollywoodiane a fianco di attori di fama internazionale, come Brad Pitt e Tom Hanks.
Anche Favino, come Alessio Boni, si è diplomato all’Accademia D’arte drammatica “Silvio D’Amico”, avendo come maestri Luca Ronconi e Orazio Costa. Da allora riesce a destreggiarsi tra cinema, tv e teatro, ottenendo sempre grande successo, grazie alla sua bravura e a quel suo fascino tipicamente mediterraneo.
In ambito cinematografico, oltre a vantare partecipazioni in film statunitensi di successo, come “Le Cronache di Narnia: il principe di Caspian” e “Rush” e “Angeli e Demoni” di Ron Howard, è vincitore di diversi premi, tra cui 3 Nastri d’argento, 2 David di Donatello e 2 Ciak d’oro.
In ordine di tempo, le sue ultime fatiche cinematografiche sono il film di Muccino “A casa tutti bene” e l’internazionale pellicola “The Catcher Was a Spy” del regista australiano Ben Lewin, dove ha lavorato a fianco di attori hollywoodiani come Sienna Miller e Paul Giamatti.
Per quanto riguarda il teatro, è stato davvero un gran successo lo spettacolo del 2013, di cui ha curato anche la regia, “Servo per due”, andato in scena in molti teatri italiani. Inoltre tra aprile e maggio 2016 nel Teatro della Pergola di Firenze è stato possibile vedere in Prima Nazionale “La Controra” (tratto da “Le tre sorelle” di Čechov) in cui Pierfrancesco Favino si è impegnato sia come regista che come attore.
In teatro nella stagione teatrale 2017/2018 è stato possibile vedere la straordinaria perfomance di Favino ne “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès, un atto unico che parla dell’emarginazione di coloro che stanno ai margini della società.
Pierfrancesco Favino ci ha dato un assaggio della sua interpretazione durante la serata finale del Festival di Snaremo 2018. Una interpetazione che, personalmente, mi mette i brividi.
Il suo impegno teatrale continua anche dal punto di vista della formazione, è infatti tra i fondatori dell “Actor’s Center” di Roma ed è direttore e insegnante della Scuola di Formazione del Mestiere dell’Attore “L’Oltrarno” di Firenze.
Diciamocelo, Pierfrancesco Favino è un uomo da sposare, ma purtroppo per noi se lo è già preso l’attrice Anna Ferzetti! Per cui non ci resta altro che vedercelo in teatro, al cinema e in tv, beandoci della sua bravura e del suo fascino!
Questo è il suo sito web e qui trovi la sua pagina di wikipedia.
Per quanto riguarda i Social Network, puoi trovare Pierfrancesco Favino su Facebook tramite la sua pagina Fan Ufficiale. E’ inoltre attivo anche su Instagram e Twitter.
ELIO GERMANO

Un altro attore italiano che rientra in questa mia personale classifica è Elio Germano. E d’altra parte non poteva essere altrimenti, essendo Elio uno degli attori italiani più talentuosi del cinema italiano odierno.
Elio Germano è nato a Roma nel 1980. All’età di dodici anni esordisce con il film “Ci hai rotto papà” . Sebbene questa resti la sua unica esperienza d’attore bambino, penso sia giusto affermare che abbia comunque segnato positivamente la vita di Elio Germano. Qualche anno più tardi, infatti, mentre frequenta la scuola superiore, segue un corso di teatro per tre anni presso la scuola di recitazione “Teatro Azione“, diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi.
Nel 1999 abbandona momentaneamente il teatro per far parte del film di Carlo Vanzina, “Il cielo in una stanza” che segna l’esordio della sua carriera cinematografica come attore.
Da quel momento partecipa a svariati film di registi italiani molto famosi e importanti, come per esempio Ettore Scola, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì.
Allo stesso tempo non eslcude dal suo lavoro il Teatro o la Televisione.
La notorietà arriva comunque nel 2007 attraverso la sua grande interpretazione nel film “Mio fratello è figlio unico“ di Daniele Luchetti e al fianco di Riccardo Scamarcio. Con questa pellicola Elio vince meritatamente il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. Premio ottenuto anche per altri due film: “La nostra vita” e “Il giovane favoloso” dove interpreta il poeta Leopardi.
Ultima sua fatica cinematografica è un nuovo film di Daniele Luchetti “Io sono Tempesta” in cui recita assieme a Marco Giallini, altro grande interprete italiano.
Come detto poco più su, nonostante la sua intensa e ricca carriera cinematografica, Elio Germano non ha mai abbandonato il teatro. Nel corso degli anni ha infatti partecipato a numerosi progetti teatrali, non solo come attore ma spesso anche come regista e autore.
Lo spettacolo “Viaggio al termine della notte“, ad esempio, è una piece teatrale scritta da Elio Germano stesso e liberamente ispirata ad un romanzo di Louis-Ferdinando Cèline, in cui ha partecipato sia come attore che come regista e che ha calcato le scene dei teatri italiani dal 2011 al 2017.
Puoi trovare altre numerose informazioni su Elio Germano nella pagiuna Wikipedia a lui dedicata. Purtroppo, anche Elio germano non sembra avere un sito web ufficiale. Inoltre, per stessa volontà dell’attore, non è presente sui social network, tuttavia è stata creata una pagina fan Facebook non ufficiale su Elio Germano.
ALESSANDRO GASSMANN

E ovviamente non poteva mancare lui, Alessandro Gassmann. Figlio di uno degli attori italiani più belli e bravi di sempre, ha preso da suo padre Vittorio Gassmann l’irresistibile fascino mediterraneo e la versatilità attoriale. Infatti è un attore brillante in ruoli drammatici e in ruoli comici, sia in teatro che al cinema e in tv.
Ma andiamo con ordine… E’ nato a Roma nel 1965 e fin da piccolo si è sentito attratto dal palcoscenico. Da ragazzo ha studiato recitazione presso la Bottega Teatrale di Firenze. Debutta a diciassette anni nel film scritto e diretto dal padre “Di Padre in figlio”, mentre in teatro nel 1984 si fa notare per le sue doti recitative nello spettacolo “Affabulazione” di Pier Paolo Pasolini.
La sua carriera però inizialmente stenta a decollare e il suo riconoscimento come uno degli attori italiani più talentuosi tarda ad arrivare. Il suo primo successo di pubblico e di critica è del 1997, con il film “Il bagno turco” di Ferzan Ozpeteck. Le vere soddisfazioni arrivano però nel 2008 quando, grazie alla sua straordinaria interpretazione nel film “Caos Calmo” di Antonello Grimaldi, vince il premio David di Donatello per il miglior attore non protagonista e il Nastro d’Argento.
Attualmente è presente al Festival del Cinema di Venezia per presentare il film “Una storia senza nome” di Roberto Andò.
Per quanto riguarda il teatro, Alessandro Gassmann è stato direttore del Teatro Stabile del Veneto e si è impegnato, dando prova di essere anche un ottimo regista, nello spettacolo “La parola ai giurati” di Reginald Rose. Più recentemente, in diversi teatri italiani è invece stato possibile vedere la sua regia di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Ken Kesey.
Nel 2016 si è invece occupato della regia dell’atto unico “7 minuti. Consiglio di fabbrica” di Stefano Massini.
Alessandro Gassmann, secondo me, si dimostra in ogni occasione di essere degno di portare il cognome di suo padre. Inoltre è anche una persona profondamente buona, con interessi nel sociale: è infatti da molti anni testimonal di Amnesty International e in passato ha fatto visita ad alcuni profughi siriani nei campi di accoglienza libanesi, in qualità di ambasciatore dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati. Insomma… Alessandro Gassmann è bravo, bello e buono. In una parola: è Perfetto!
Qui puoi trovare la sua pagina wikipedia, mentre anche lui sembra non avere un sito web ufficiale. Ha però un account twitter molto attivo e un profilo Instagram, che gestisce personalmente con l’aiuto di una sua collaboratrice.
Su Facebook, interessanti sono la sua pagina fan facebook non ufficiale costantemente aggiornata sulle attività e i lavori di Alessandro Gassmann e la pagina Facebook relativa ai suoi lavori teatrali.
Gli attori italiani fanno bello il teatro.
Ecco, ora che ti ho dimostrato che il Teatro è Bello (e sfido chiunque a non giudicare bello, oltre che bravo, almeno uno di questi straordinari attori) posso anche lasciarti andare!
Ma prima vorrei sapere qual è la tua personale classifica degli attori italiani più belli (e bravi)!
Scrivimela nei commenti all’articolo!