Esiste un periodo dell’anno tra l’inizio dell’estate e l’inizio dell’autunno in cui piccole città italiane azionano la macchina del tempo e riportano in vita antiche tradizioni.
Balestrieri, falconieri, sbandieratori, tamburini, dame e cavalieri animano le strade di molti paesi che si tingono dei colori dei rioni e delle contrade: gli abitanti e i visitatori tornano a respirare l’atmosfera inebriante di una giornata di festa medievale, assaporando un menù d’epoca e assistendo a suggestivi tornei.
Nella mia regione, la Toscana, hai l’imbarazzo della scelta.
Puoi andare a Volterra per “Volterra A. D. 1398”, una bellissima rievocazione medievale in cui per fare acquisti dovrai anche effettuare il cambio della moneta. A Sarteano in provincia di Siena, dove il 15 Agosto di ogni anno si svolge tra le cinque contrade la Giostra del Saracino. A Pisa per il Gioco del Ponte, che vede scontrarsi le zone Nord e Sud della città Mezzogiorno e Tramontana. A Livorno per guardare in mare i gozzi – caratteristiche barche a remi – di ogni rione che si fronteggiano sullo specchio d’acqua per aggiudicarsi il Palio.
Immerso in questa suggestiva atmosfera oggi vorrei portarti a passeggio tra le strade di un piccolo paese nel cuore della Toscana, in provincia di Pisa: Pomarance, che sorge tra Volterra e il terreno geotermico dei soffioni di Larderello.
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Il Palio delle contrade di Pomarance
Insieme a Rebecca e Francesca siamo state invitate ad unirci alla giuria che ha avuto il compito di scegliere il vincitore del 49° Palio delle Contrade di Pomarance. Abbiamo potuto vivere per un’intera giornata il dietro le quinte di un evento che coinvolge l’intera comunità di Pomarance.
Rispetto alle tipiche rievocazioni di cui ti ho parlato poco fa, questo evento è decisamente sui generis.
Non è una competizione a colpi di tiro con l’arco e corse a cavallo, ma sono sicura che una volta scoperto di cosa si tratta, ti verrà subito voglia di correre a vederlo!
Eh sì, perché le contrade coinvolte si sfidano a suon di rappresentazioni teatrali!
Dall’ideazione del progetto fino alla messinscena finale tutto, in questo Palio, ruota attorno al teatro. E noi di Teatro Per Tutti siamo rimaste a bocca aperta!
Il Palio delle Contrade di Pomarance è organizzato dall’Associazione Turistica Pro Pomarance e dal Comune di Pomarance e vede la luce per la prima volta nel 1960. Da allora ogni seconda Domenica di Settembre tutto il paese dà vita ad una giornata coinvolgente, ritmata dal suono dei tamburi e dall’incitamento del pubblico.
Le contrade coinvolte nel Palio sono quattro, ognuna caratterizzata dai propri colori distintivi: Gelso arancio e nero, Marzocco giallo e blu, Centro rosso e giallo, Paese Novo verde e bianco.
Per realizzare il proprio spettacolo ogni contrada deve attenersi ad un regolamento ben preciso, eludendo il quale i concorrenti saranno costretti a pagare multe piuttosto salate. Ecco perché il giorno successivo al Palio le quattro contrade si mettono subito a lavoro per l’anno successivo e far sì che tutto vada per il meglio!
La comunità viene coinvolta nella sua totalità, piccoli, grandi, donne, uomini, ognuno partecipa con le proprie capacità, per riuscire ad ottenere l’ambito premio finale, il Palio – o come tradizione toscana vuole, il Cencio – un grande pannello dipinto a mano ogni anno da un diverso artista locale.
Tutti gli aspetti della rappresentazione sono curati dai paesani. Dalla regia alla realizzazione di costumi e scenografie, dalla scelta delle musiche al testo da mettere in scena. L’unione fa la forza e Pomarance pare averne fatto il suo motto!
Come si svolge la giornata?

Mentre il pubblico assiste alla sfilata e alle rappresentazioni solamente nel pomeriggio, la giuria entra in contatto con gli artisti fin dal mattino.
Pomarance in realtà era già entrata nel vivo della festa dalla Domenica precedente il nostro arrivo, perché proprio in quell’occasione i contradaioli hanno potuto assistere alla presentazione del Palio e alla cerimonia di investitura dei Capitani delle Contrade. Nell’arco della settimana che ha condotto alla gara vera e propria, nelle sedi delle Contrade sono stati messi a punto i dettagli dei costumi e costruite le scenografie delle quattro rappresentazioni.
Quando Domenica 8 Settembre siamo arrivate al palazzo comunale, siamo state accolte dalla Presidente della Pro Loco di Pomarance e dai quattro capitani delle Contrade, ognuno con la fascia con i colori della propria fazione. Sulla parete del Palazzo sventolavano a festa gli stendardi delle quattro Contrade.
La tensione era già palpabile, paesani curiosi e figuranti delle rappresentazioni passeggiavano nel paese ma la parte più bella doveva ancora venire!
Accolti dal sindaco nella sala consiliare, dopo una interessante presentazione di Pomarance e dei suoi dintorni (ricca di luoghi caratteristici da visitare naturalistici e architettonici), ci sono state consegnate le schede per effettuare la votazione alla fine della giornata.
Le categorie che siamo state chiamate a votare con un giudizio da 1 a 10 sono: regia/realizzazione dell’idea; recitazione; scenografia; costumi/sfilata.
Finalmente siamo entrati nel vivo della competizione: i quattro Capitani hanno esposto titolo e tema della rappresentazione cui avremo assistito nel pomeriggio. Non una semplice presentazione: ogni contrada infatti ci ha mostrato un piccolo “trailer” dello spettacolo, un assaggio con tanto di costumi e piccoli oggetti che ci hanno donato stimolando la nostra curiosità e attenzione.

Nel primo pomeriggio i Capitani sono tornati davanti al Palazzo Comunale dove, accolti dalla banda Filarmonica G. Puccini, i paesani e gli spettatori si stavano radunando per assistere alla sfilata delle Contrade.
Una dietro l’altra le sfilate hanno mostrato abiti di epoche lontane con dame e cavalieri che si facevano strada assieme a tamburini e altri suonatori accompagnati dall’alfiere che portava in alto la bandiera della contrada di appartenenza.
Ma non solo.
Dietro di loro attori e figuranti mostravano tra la folla i loro costumi di scena, facendo crescere nel pubblico l’impazienza e la curiosità di vederli poco dopo durante la rappresentazione. La nostra costumista Francesca era completamente rapita dalla bellezza dei costumi.
Il Palio delle contrade di Pomarance entra nel vivo
I quattro spettacoli si sarebbero svolti nel Piazzone, una grande distesa verde che molti anni prima accoglieva il palio con i cavalli.
Arrivati ai nostri posti abbiamo ammirato estasiate le quattro imponenti scenografie che di lì a poco si sarebbero animate per le successive due ore. Ogni contrada infatti ha a disposizione da regolamento 30 minuti per poter dare il meglio e far risaltare il lavoro di un intero anno.
I temi delle rappresentazioni sono, da tradizione, liberi e possono ispirarsi a tematiche attuali, alla fantasia, alla tradizione di Pomarance.

Gli spettacoli cui abbiamo avuto la possibilità di assistere sono stati:
“Non siamo tutti sulla stessa barca”, del Rione Gelso.
Una toccante rappresentazione sull’attualità dell’immigrazione e sul modo di vivere il mare con punti di vista differenti.
<< Cos’è il mare? Una distesa di blu? Il bagno dove andavi con i nonni? O il filo sottile su cui camminare per la vita da sogno? Dipende. Dipende da cosa? Dagli occhi con cui lo guardi, dalla barca con cui puoi attraversarlo, dalla compagnia che hai accanto. Cos’è il mare da una canoa per due, cosa da uno yacht con tutte le comodità, cosa da sopra una zattera? >>
“Osare a Chirghisia”, del Rione Marzocco.
Un racconto onirico sulla dignità e sul desiderio di avere e dare sempre una seconda possibilità.
<< Ho sognato un luogo che profuma libertà e dignità… è Kirghisia. Kirghisia significa aprire la gabbia e poter volare. Kirghisia, soprattutto, è un luogo dove non c’è condanna! Un luogo dove avrai sempre un’altra possibilità. Kirghisia ha un’unica regola: “Rispetta la tua dignità”. >>
“Stranieri”, del Rione Centro.
Una storia che sembra una favola o forse un incubo fatto di sensi di colpa, in cui gli stranieri sono coloro che pur vivendo con te non ti conoscono affatto.
<<Un uomo, vecchio e solo si è barricato in casa come un murato vivo. Qualcuno bussa insistentemente alla sua porta e lui grida, inveisce contro tutto e tutti, soprattutto contro gli stranieri. Solo alla fine il vecchio scoprirà chi sono realmente gli “stranieri”.>>
“Frammenti su tela”, del Rione Paese Novo.
Un racconto delicato in cui la donna, vista come un’opera d’arte, può subire un taglio profondo nella sua tela e talvolta trovare la morte. Ma la vera amicizia può salvarla.
<< Quando tutto sembra perduto, ricomporre la tela della propria vita è un obbligo morale che abbiamo nei confronti di noi stessi.>>

Un evento imperdibile per tutti gli appassionati di Teatro.
Terminate le rappresentazioni siamo tornate insieme al resto della giuria nella sala consiliare e lì abbiamo espresso i nostri giudizi. A fine serata è stata proclamata la Contrada vincitrice e tutto il paese si è riunito per i festeggiamenti. Il Cencio è stato aggiudicato alla splendida messa in scena del Rione Centro.
Noi siamo tornate a casa soddisfatte della giornata e colpite dall’organizzazione di un evento così fortemente sentito da tutti i contradaioli. Gli spettacoli erano tutti degni di interesse e sapere che sono stati interamente realizzati da persone che fanno teatro solo per passione ci ha allargato il cuore.
L’aspetto più incredibile di questa esperienza è stato infatti rendersi conto come il Teatro pervada completamente la vita di un intero paese per tutto l’anno.
Ognuno dei 4 spettacoli coinvolge centinaia di persone di tutte le età, tra attori, comparse, addetti ai costumi e alla scenografia e via dicendo… in un paesino di meno di 6000 persone, la percentuale di abitanti che si dedica al teatro è altissima.
Come se a Roma 300mila persone si dedicassero attivamente al Teatro!
Pomarance è la vera dimostrazione che il Teatro è davvero di Tutti e per Tutti!
Dopo aver vissuto questa bellissima manifestazione, Pomarance diventerà sicuramente una meta fissa per tutte le nostre seconde domeniche di settembre!
E vi consigliamo vivamente di farci un salto il prossimo anno, non ve ne pentirete.
Ogni attore, scenografo, costumista, regista o appassionato di Teatro dovrebbe assistere a questo spettacolo almeno una volta nella vita e toccare con mano la vera essenza del Teatro. Persone che lavorano insieme, collaborando con le proprie competenze, spinte dalla passione, per raccontare una storia e trasmettere un messaggio. E magari vincere un Cencio.
Ci vediamo il prossimo anno al 50° Palio delle Contrade di Pomarance!