Questa volta dietro le parole del nostro articolo non ci sono le autrici di Teatro per Tutti. Questa volta abbiamo lasciato la parola a Rossana Suriano, una nostra lettrice che ama il teatro in ogni sua forma, proprio come noi. Proprio come te.
Rossana è giovanissima!
Sta per concludere il suo primo ciclo di studi universitari, laureandosi in Lettere-Cultura teatrale presso l’Università degli studi “Aldo Moro” a Bari.
E ovviamente non ha intenzione di fermarsi qui. Rossana ha le idee chiare: dopo la triennale si prenderà una laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e produzione multimediale. Il teatro e l’arte per Rossana non sono solo qualcosa da studiare all’università. Non sono solo neanche un futuro lavoro. Per lei teatro e arte sono anche una passione che coltiva ogni giorno. Ama la danza e la letteratura, ama la musica. Nel tempo libera canta, accompagnandosi con la sua chitarra acustica.
E scrive.
Scrive di quello che la “circonda tra musica,parole e mito teatrale”. Rossana è una “Theatre Addicted” come noi. È convinta che il teatro “risieda in ognuno di noi, ci plasmi e ci renda individui migliori”. Il teatro, in ogni sua forma, “permette all’essere umano di esprimersi creando un legame indissolubile tra anima e corpo”.
Non sono parole mie queste. Sono parole sue, che non posso non condividere.
Ed è per questo motivo che sono davvero felice che abbia scritto per noi questo bell’articolo sul Teatro Danza, un aspetto del Teatro che forse ancora è poco conosciuto.
E che Rossana ci racconta con la passione genuina di chi del teatro fa la sua vocazione!
Grazie Rossana, per le tue belle parole! 😉
Se vuoi collaborare anche tu con Teatro per Tutti, proponici le tue idee attraverso il modulo che trovi nella pagina “Collabora con noi“!
Valutiamo tutte le proposte che ci arrivano e rispondiamo a ognuno di voi.
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Che cos’è il “Teatro danza”?
Da piccoli avete mai immaginato di essere dei ballerini o di recitare la parte di principesse/principi in un castello incantato?
Beh credo da sempre!
E perché non unire la recitazione al ballo? Tutto è espressione.
È stato proprio l’incontro di queste due arti che ha dato origine a un genere diverso da una performance attoriale o da un balletto moderno: la disciplina del teatro danza.
Un termine strano, ambiguo forse, non credete?
Se dovessimo trovarci in un teatro per assistere a uno spettacolo di teatro danza, vedremmo che non esiste distinzione tra recitazione, canto e danza: tutto è improvvisato!
Le parole si trasformano in azioni, in base al messaggio che si vuole trasmettere al pubblico, partendo da emozioni interiori di ogni singolo “danzattore”.

Infatti i movimenti non sono mai impostati dal coreografo, ma sono gli stessi danzatori i veri creatori del dramma!
Inoltre Il palcoscenico si trasforma: non sono gli oggetti o i costumi gli elementi fondamentali per la messa in scena, ma le musiche, le forme, i colori che danno vita a un arcobaleno di emozioni tali da coinvolgere tutti i cinque sensi!
Possiamo toccare, udire, vedere, odorare…persino gustare il momento!
Quante volte, con l’avvento del televisore, si aspettava impazienti i programmi legati al cabaret o al mimo?
Ecco, il teatro danza è una sintesi di ricordi di spettacoli da rivivere in prima persona!
Simboli, elementi visivi, musica, parole che si mescolano e il risultato finale suscita divertimento ma allo stesso tempo interesse!
Ma chi ha inventato questa disciplina?
Ebbene si, i nostri amici tedeschi negli anni ’70 del Novecento pensarono di rivoluzionare il movimento rendendolo più dinamico e pieno di espressioni.
Uno degli esponenti più importanti del Tanz theater (teatro danza) tedesco è la ballerina Pina Bausch, la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e ha portato questa disciplina in Italia a partire dal 1985.
Nata a Solingen, in Germania, nel 1940, Pina Bausch inizia i suoi studi trasferendosi a New York e diviene ballerina al Metropolitan Opera.
I suoi capolavori sono ispirati a opere letterarie, artistiche e teatrali come “La sagra della primavera” del 1975, tratta dal capolavoro del musicista Igor Stravinskij.
Musa di Federico Fellini e di Pedro Almodovar, Pina Bausch ha rivoluzionato il mondo del teatro.
Le sue opere nascono da una lotta tra fragilità e forza, tra caos e armonia: è una danza fatta di simboli, immagini, tale da diventare una sorta di racconto fantastico, che fa sognare!
Lei stessa ha dichiarato:
Il regista Wim Wenders nel 2011 le ha dedicato un documentario, “Pina”, presentato al 61° Festival di Berlino.
Purtroppo Pina Bausch ci ha lasciato nel 2009, all’età di 68 anni.
Se hai voglia di approfondire la storia di questa splendida danzatrice, ti invito a leggere la biografia “Quello che ci muove. Una storia di Pina Bausch“ scritta da Beatrice Masini.
Teatro danza e creatività bambina
Il teatro danza è anche oggetto di studi stimolanti per i bambini: infatti in Italia si organizzano veri e propri laboratori che coinvolgono anche i genitori.
Attraverso l’utilizzo dei colori, è possibile esplorare il corpo in movimento nello spazio, sperimentando disegni dettati da mille sensazioni, non rimanendo necessariamente immobili.
La creatività si sprigiona ad occhi chiusi, saltando, con la voce, con il corpo degli altri.
Questo esperimento aiuta a ritrovare se stessi e ad innamorarsi sempre di più dell’arte con la vita.
Si sa, i bambini vivono di favole e di immaginazione: i colori legati al movimento permettono un legame con il mondo e con la fragilità delle emozioni, che loro esplorano!
Il teatro danza deve essere un gioco.
Deve essere divertimento e apprendimento con un pizzico di fantasia.
la musica e i colori aiutano il movimento del bambino che può immaginare di essere una nuvola, se la musica va più veloce, o un soldatino se la musica è più lenta e ritmata!
Tutto questo agevola nel bambino la consapevolezza del proprio corpo, la fiducia in se stesso e negli altri.
Che aspetti? Diventa un “danzattore” anche tu!
Ѐ proprio bello fare arte: esprimersi attraverso il corpo, il gesto, il gioco, il colore… coglie la sensibilità e la timidezza, trasformandola in unicità!
Allora, amici di Teatro per Tutti, che fate?
Non danzate?