Il Premio Campiello è uno dei più prestigiosi premi letterari in Italia. Nato per conciliare il mondo della cultura con quello dell’imprenditoria, oggi il Premio non è solamente un modo per incentivare la lettura, ma anche un’occasione di incontro e di interscambio, grazie ai numerosi eventi che ruotano intorno all’iniziativa.
In quest’articolo scoprirai in cosa consiste il premio, quante categorie prevede e chi sono i vincitori dell’edizione 2023!
Storia e significato del Premio Campiello
Il Premio Campiello è un premio letterario che viene assegnato annualmente ad opere di narrativa italiana. L’iniziativa nasce da un’idea degli Industriali del Veneto, con lo scopo di ritagliare uno spazio per l’imprenditoria veneta nell’ambito culturale. La Fondazione Il Campiello, nata nel 1985 per volontà di Confindustria Veneto, gestisce l’omonimo premio.
Il Premio Campiello è un’iniziativa molto valida fin dalle prime edizioni, perché le opere vincitrici riescono sempre ad ottenere grande successo tra i lettori. E non è un caso che alcune opere hanno ispirato delle splendide trasposizioni cinematografiche.
Come si può partecipare al Premio Campiello?
Il Premio ha come suo grande punto di forza l’inclusività e come unico obiettivo quello di “creare nuovi lettori”.
Per questo motivo esiste una doppia giuria che decreta il vincitore del Premio.
La giuria tecnica è composta da esperti del settore culturale, i quali hanno il compito di selezionare le opere che possono partecipare alla gara. Inoltre, votano per la cinquina che accede alla finale e che si aggiudica il Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati.
Trecento giurati costituiscono la giuria popolare. Si tratta di giurati che rimangono anonimi fino alla serata in cui si vota il vincitore, per garantire l’imparzialità del giudizio. Quest’ultima giuria è la cosiddetta Giuria dei lettori o dei Trecento, costituita da persone di ogni età, estrazione sociale e professione, e ha il compito di decretare il vincitore assoluto.
Cosa significa campiello?
Il premio in palio è un oggetto simbolo di Venezia scelto da Edilio Rusconi, uno dei primi giurati del premio, e rimanda proprio al campiello, che è sin dai tempi antichi la tipica piazzetta veneziana, crocevia di scambi culturali e mercantili.
Ma il termine contiene ancora un altro significato, altrettanto importante. Allude anche al teatro di Goldoni, dove calli e campielli sono appunto lo sfondo delle storie del commediografo, ricche di personaggi di ogni estrazione sociale. E perciò allude anche al carattere popolare della seconda giuria.
Il premio in palio riprende tutta questa simbologia. Il vincitore del Premio Campiello ottiene infatti una riproduzione in argento di quelle vere da pozzo che affollano le tipiche piazzette di Venezia e con cui gli abitanti della Serenissima si garantivano l’approvvigionamento idrico.

Dove e quando si svolge la premiazione?
La prima edizione del Premio Campiello si è tenuta nel 1963 sull’isola di San Giorgio e ha premiato come vincitore La tregua di Primo Levi. Da allora la premiazione si svolge nei luoghi simbolo più prestigiosi di Venezia, come il Palazzo Ducale e il teatro La Fenice.
Tuttavia, attorno a questo prestigioso premio ruotano una serie di iniziative che si tengono anche in altri luoghi e che sono fondamentali per incentivare e promuovere la lettura. Per esempio, vengono organizzati dei tour estivi dei finalisti nelle maggiori mete turistiche italiane, per dare loro la possibilità di dialogare con i lettori.
Il Premio Campiello- Opera prima
Lo stesso giorno della Cerimonia conclusiva si tiene a Venezia la conferenza stampa e viene assegnato il premio al vincitore Campiello-Opera prima, destinato ad un autore ai suoi esordi. Il Premio Opera prima viene attribuito sempre dalla giuria dei Letterati in concomitanza con la riunione che si tiene nei mesi tra maggio e giugno per decretare la cinquina finalista.
Il Premio Campiello Giovani e il Premio Campiello Europa
Sempre in occasione della conferenza stampa, viene decretato il vincitore del Premio Campiello Giovani, destinato all’opera di un autore tra i 15 e i 22 anni.
La cerimonia finale è dedicata agli scrittori finalisti e ai loro romanzi e è caratterizzata da momenti di intrattenimento musicale o teatrale. Ma è anche un’occasione mondana di grande prestigio. Vi partecipano le più alte cariche istituzionali, del mondo confindustriale e dell’imprenditoria nazionale e veneta. Tra gli invitati ci sono anche molte personalità del mondo dello spettacolo e della cultura italiana.
Nel corso di questa cerimonia viene fatto lo spoglio delle schede della Giuria dei Trecento Lettori che, con il loro voto, decidono il vincitore fra i cinque scrittori finalisti.
In quest’ occasione viene anche assegnato il premio Campiello Europa.
Il vincitore del Premio Campiello 2022
È stato Bernardo Zannoni, autore 28enne di Sarzana, ad aggiudicarsi il Premio Campiello nella sua 60esima edizione con il suo romanzo I miei stupidi intenti (Sellerio).
Il libro è la lunga e travagliata storia di una faina, che si ritrova a dover crescere i suoi fratelli in seguito alla morte del compagno della madre. Sono gli animali ad essere al centro di questa vicenda, che racconta di una lotta per la sopravvivenza dura e spietata.
I finalisti e il vincitore dell’edizione 2023
La cinquina finalista del Premio Campiello 2023 è formata da:
- La Resistenza delle donne (Einaudi) di Benedetta Tobagi;
- Diario di un’estate marziana (Giulio Perrone editore) di Tommaso Pincio;
- Centomilioni (Einaudi) di Marta Cai;
- La Sibilla (Laterza) di Silvia Ballestra;
- In cerca di Pan (nottetempo) di Filippo Tuena.
Ada d’Adamo, morta prematuramente lo scorso marzo e vincitrice del Premio Strega, si è invece aggiudicata una menzione d’onore.
Benedetta Tobagi si è aggiudicata il premio con il suo La Resistenza delle donne . Nel libro dà voce e dignità a tutte quelle donne che hanno attivamente partecipato alla Resistenza e di cui, per troppo tempo, non si è mai sentito parlare.
Hai letto I miei stupidi intenti o La resistenza delle donne? Che ne pensi di queste due opere?