Già da qualche tempo stiamo cercando di allargare gli orizzonti di Teatro per Tutti e di parlare anche delle altre forme d’arte che, assieme al teatro, aiutano a formare l’essere umano.
È per questo motivo che oggi, con questo articolo della rubrica Oltre il teatro, voglio parlarvi delle origini dell’importante Premio Nobel, che fin dalla sua ideazione contiene la categoria della Letteratura.
Che cos’è il Premio Nobel
La prima edizione del Premio Nobel risale al 1901 e fin dalla sua nascita premia coloro che si sono distinti per i loro “servigi a servizio dell’umanità”.
Dalla primissima edizione, esistono cinque distinte categorie di Premio Nobel: letteratura, chimica, fisiologia o medicina, fisica e pace. Dal 1969 esiste anche il Premio Nobel per l’economia.
Chi vince il Premio Nobel, diventa una sorta di “benefattore dell’umanità” ed è quindi, ancora a distanza di più di un secolo, una onorificenza mondiale di grandissimo prestigio.
La Fondazione Nobel gestisce e organizza annualmente il premio, che consiste nell’assegnazione di una vincita in denaro. Fin dal 1901 l’assegnazione dei premi avviene nel mese di ottobre.
Solo nel mese di dicembre si tiene la cerimonia di premiazione, a Stoccolma, in concomitanza dell’anniversario di morte dell’ideatore del premio, Alfred Nobel.

Come è nato il Premio Nobel
Alfred Nobel è colui che dà il nome a questa prestigiosa e importantissima onorificenza. È quindi a tutti gli effetti uno dei più grandi e celebri filantropi del mondo, ma la sua storia è davvero particolare e, per certi aspetti, anche un po’ inaspettata.
Prima di diventare il grande filantropo che tutti conosciamo, Alfred Nobel è stato un importante chimico e imprenditore.
Nel corso della sua vita si è distinto per le invenzioni sugli espolsivi e i suoi studi sulla nitroglicerina, lavorando perciò nel campo degli armamenti come suo padre e i suoi fratelli.
In seguito alla morte accidentale di suo fratello più piccolo, Emil, durante un’espolosione in un capannone-laboratorio dove stava lavorando, Alfred cercò di perfezionare e rendere più sicuri gli esplosivi.
Grazie ai suoi studi, Alfred Nobel inventò perciò la Dinamite, un esplosivo maneggevole e sicuro. Depositò il brevetto nei primi mesi del 1867 e in poco tempo gli fruttò grandi somme di denaro.
Nel giro di pochi anni Alfred Nobel aprì laboratori e società in svariati paesi e, mettendo insieme le somme di tanti altri suoi brevetti, diventò in poco tempo un ricco imprenditore nel settore degli esplosivi e degli armamenti.
La presa di coscienza di Alfred Nobel
Ma come è possibile che una persona come Alfred, inventore di esplosivi, abbia ideato una premiazione che gratifica e ricompensa chi si prodiga per il bene dell’umanità?
Nel marzo del 1888 un altro suo fratello, Ludwig, morì a Cannes in seguito a un’esplosione durante un esperimento. I giornali francesi, credendo che Ludwig fosse il celebre Alfred, inventore della Dinamite, detterò così la notizia:
“Il mercante di morte è morto! Il dottor Alfred Nobel, che fece fortuna trovando il modo di uccidere più persone possibili, più rapidamente di quanto non si sia mai fatto prima, è morto ieri.”
Alfred nel leggere il suo precoce e feroce necrologio prese davvero coscienza, per la prima volta, di come appariva agli occhi della gente.
L’opinione pubblica vedeva Alfred non come un chimico e imprenditore, ma come uno spietato industriale e mercante di morte.
Scosso da questa improvvisa presa di coscienza, Alfred Nobel decise che quello non era il modo con cui voleva passare alla storia. Non voleva essere ricordato come un mercante di morte. Al contrario, Alfred voleva essere ricordato dai posteri come un uomo generoso e buono, come un filantropo.
Per questo motivo decise di destinare il 94% del suo enorme patrimonio all’istituzione di un premio da assegnare a chi rende “i maggiori servizi all’umanità”.
Lasciò scritta questa sua volontà nel testamento, che è, appunto, il documento a cui la Fondazione Nobel fa riferimento per l’assegnazione annuale dei suoi premi.
“Io, Alfred Bernhard Nobel, dichiaro qui, dopo attenta riflessione, che queste sono le mie Ultime Volontà riguardo al patrimonio che lascerò alla mia morte. […]
La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità. […]”
Il Premio Nobel per la Letteratura
Per ogni categoria del premio, la Fondazione Nobel segue alla lettera quanto ha lasciato scritto Alfred Nobel nel suo testamento.
Nello specifico, vince il Premio Nobel della Letteratura “chi, nell’ambito della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole” .
Suddetto premio, inoltre, viene assegnato dall’Accademia di Stoccolma, secondo le ultime volontà dello stesso Alfred Nobel.
La scelta dell’autore o autrice meritevole di premio non è semplice e immediata, ma avviene tramite votazione dei membri che costituiscono il Comitato Nobel.
Il Comitato Nobel è formato da cinque membri dell’Accademia di Stoccolma che annualmente selezionano con cura i nomi dei finalisti al premio.
Ogni anno il Comitato Nobel riceve, infatti, i nomi di circa 300 aspiranti premiandi. Fin da febbraio, il Comitato porta avanti quindi una severa selezione. Ogni anno, nel mese di maggio, il Comitato Nobel riduce a cinque il numero dei finalisti.
A questo punto il Comitato approfondisce ancora di più la conoscenza dei finalisti ancora in gara, leggendo tutte le loro opere.
Nel mese di ottobre, la giuria tramite votazione, assegna il Premio Nobel per la Letteratura.
Il premio viene poi consegnato generalmente il 10 dicembre, durante una cerimonia pubblica all’autore o all’autrice, alla presenza della famiglia reale svedese.
Il premio consiste in un’importante somma di denaro, un diploma personalizzato e una medaglia d’oro recante l’effigie di Alfred Nobel.
Alcuni famosi drammaturghi, vincitori del Premio Nobel per la Letteratura
Nel corso del tempo sono tantissimi i romanzieri che hanno vinto il Premio Nobel della Letteratura.
Tuttavia, tra gli autori che hanno ricevuto questo prestigioso premio, figurano anche alcuni famosi e importanti drammaturghi e uomini di teatro.
Tra i più celebri, ci sono Luigi Pirandello, che vinse il Premio Nobel nel 1934.
All’autore siciliano venne riconosciuta la forte spinta di innovazione che la sua produzione ha donato all’arte drammatica e teatrale.
Due anni dopo, nel 1936, ha vinto il Premio Nobel un altro drammaturgo, lo statunitense Eugene O’Neill “per la forza, l’onestà e le emozioni profondamente sentite dei suoi lavori drammatici, che incarnano un concetto originale di tragedia“.
E poi Albert Camus nel 1957 e ancora il dublinese Samuel Beckett nel 1969, fino ad arrivare a Dario Fo, che ha vinto il Premio Nobel nel 1997. Questa è la motivazione del Premio: “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi“.
L’attuale Premio Nobel per la Letteratura
Il Premio Nobel di quest’anno è stato assegnato alla scrittrice francese Annie Ernaux, le cui opere sono state recentemente riscoperte, grazie anche alla loro trasposizione cinematografica.
In ordine di tempo, l’ultimo film che è stato tratto da un suo romano, autobiografico, è “la scelta di Anne”, che ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 2021.