Dopo aver conosciuto il valoroso Enrico V, è tempo di conoscere un altro personaggio del geniale William Shakespeare, la dolce e innamorata Elena di “Sogno di una notte di mezza estate”. (Qui puoi acquistasre il libro)
A interpretare per noi il monologo di questo personaggio del bardo è la talentuosa Camilla Aria Tessari.
Puoi guardare il video della sua interpretazione nel canale youtube ufficiale di Teatro per Tutti.
E se ti è venuta voglia di sfidare Camilla, recitando a tua volta questo monologo, allora ti consiglio di entrare a far parte del gruppo Facebook “Monologo del mese” e di visitare la pagina web “monologhi” del nostro sito, dove potrai leggere le regole per partecipare.
Perché Elena?
Ho deciso di inserire il monologo di Elena in questa nostra rubrica, perché si tratta di un personaggio femminile estremamente delicato e dolce. È follemente innamorata del suo Demetrio. È un po’ il simbolo della donna sedotta e abbandonata che, nonostante le continue sofferenze e rifiuti, è capace di amare l’uomo che tanto la detesta.
Chi è Elena?
Elena è una delle protagoniste di “Sogno di una notte di mezza estate”, una delle commedie corali più famose e rappresentate di William Shakespeare. È una giovane e ricca ateniese, famosa in tutta Atene per la sua bellezza, in tutto simile a quella della sua miglior amica, la bella Ermia.
Per Elena la vita scorre felice e serena, fino a quando Demetrio improvvisamente sembra disinteressarsi di lei e inizia a correre dietro proprio alla sua grande amica, Ermia.
Come è possibile comprendere, Elena rimane frastornata da questa situazione. Non riuscendo a reprimere il grande sentimento di amore che prova per Demetrio, continua a rivolgere al ragazzo tutte le sue attenzioni.
Attenzioni che, ovviamente, Demetrio non accetta di buon grado. Anzi, il ragazzo arriva anche a trattarla in malo modo, non sopportando più il fatto che lei gli corra sempre dietro.
Ma Elena è una ragazza caparbia e non si perde mai d’animo. Continua a sperare in un gesto gentile da parte di Demetrio e non smette mai di amarlo, anche se il non essere per niente corrisposta la fa soffrire tantissimo.
La trama di “Sogno di una notte di mezza estate”
Come già accennato, “Sogno di una notte di mezza estate” è una commedia corale, in cui le vicende dei diversi personaggi si intrecciano tra loro dando vita ad una trama particolarmente intricata.
Durante i cinque atti si snodano tre diverse storie, ambientate in due mondi diversi, sebbene coesistenti nello stesso luogo: la realtà razionale degli uomini e la realtà passionale degli spiritelli.
La storia degli amanti.
Sogno di una notte di mezza estate ha inizio con la vicenda di Teseo, Duca d’Atene, e Ippolita, Regina delle Amazzoni, che annunciano pubblicamente il loro matrimonio. C’è però una questione che il Duca è chiamato a risolvere. Egeo, il padre di una giovane aristocratica di nome Ermia, chiede consiglio a Teseo circa la difficile questione che vede protagonista sua figlia.
Ermia è promessa sposa a Demetrio, un giovane di buona famiglia, ma lei ama ed è riamata da un altro giovane aristocratico, Lisandro. Egeo è però deciso a contrastare l’amore della figlia con ogni mezzo, ed è disposto addirittura ad ucciderla se non consentirà a sposare Demetrio, come egli desidera e pretende.
Il duca dapprima cerca di convincere la giovane a sposare l’uomo che il padre ha designato per lei e poi, in un secondo momento, le chiede di riflettere. Le propone quindi di prendere una decisione per il giorno delle sue nozze, informandola del fatto che, se non accetterà di sposare Demetrio, dovrà per forza prendere i voti, o in alternativa il padre avrà diritto ad ucciderla.
Ad Ermia e Lisandro, rimasti soli in scena, non rimane altro che decidere di fuggire da Atene, per scampare a questo triste destino e convolare a nozze in segreto. Informano quindi del loro piano Elena, l’amica di Ermia.
Elena è, al contrario di Ermia, follemente innamorata di Demetrio, che però non la desidera e invece ama Ermia.
Elena, che è continuamente alla ricerca di un gesto di gentilezza e apprezzamento da parte di Demetrio, decide di spifferare del piano di fuga di Ermia al suo innamorato. Quest’ultimo, senza nemmeno ringraziarla, parte all’inseguimento dei due innamorati e Elena, perdutamente innamorata, segue a sua volta Demetrio.
La compagnia d’Attori.
Contemporaneamente si snoda la vicenda di un gruppo sconclusionato di attorucoli. I nostri protagonisti decidono di avventurarsi nel bosco per provare lo spettacolo che porteranno in scena in occasione del matrimonio del Duca con Ippolita.
Bottom, l’attore più egocentrico della compagnia, per capriccio di Puck subirà una lenta metamorfosi in asino, spaventando tutti i compagni che fuggiranno via, lasciandolo solo.
Il mondo dei Folletti.
E il bosco è la dimora incontrastata di spiritelli, fate e folletti, che con le loro schermaglie e i loro comportamenti incidono sulla vita dei mortali.
Il re dei folletti, Oberon, e la regina delle fate, Titania, sono immersi in una brutta lite a causa di un paggetto che Oberon vorrebbe per sé, ma che Titania non gli cede. I loro litigi, come ci informa la stessa Titania, rendono incostanti le stagioni, incidendo negativamente sulla vita degli uomini. Anche Oberon è dello stesso avviso, tuttavia ma non ha nessuna intenzione di accontentare la consorte, e di lasciarle in custodia il paggetto che tanto desidera. Titania, come il compagno, è altrettanto ostinata e non c’è modo di arrivare ad una riappacificazione tra i due.
Ad Oberon non rimane quindi che ricorrere ad un inganno per ottenere finalmente il suo paggetto, servendosi del suo fidato Puck, un folletto birichino e dispettoso.
Oberon chiede al proprio servitore di recuperare un miracoloso succo da un fiore che, se versato sugli occhi di un essere addormentato, porterà quest’ultimo a innamorarsi follemente del primo essere vivente che il suo sguardo incontra.
Il suo piano è semplice: Puck deve far innamorare perdutamente Titania di un qualsiasi essere vivente, in modo che possa sottrarle il paggetto che, da quel momento non sarà più al centro dei suoi pensieri. Il servitore di Oberon quindi farà perdutamente innamorare Titania di Bottom, già sotto effetto della metamorfosi in asino.
Senza volerlo, poi, Oberon assiste (senza essere visto) ad un violento litigio tra Demetrio e la nostra infelice Elena, dove il primo maltratta la povera ragazza. Ed è così che decide di aiutare la giovane, chiedendo a Puck di versare quel liquido miracoloso sugli occhi di Demetrio, una volta addormentato, in modo che risvegliandosi e posando lo sguardo su Elena, si innamori finalmente di quest’ultima.
Purtroppo Puck non esegue in maniera esatta gli ordini e fa innamorare Lisandro di Elena. Puck è ovviamente divertito da tutto questo caos! Oberon, invece, lo è un po’ meno e ordina al suo servitore di rimediare all’errore.
Puck fa quindi calare sul bosco una fitta nebbia, in modo che i quattro amanti si disperdano e si affatichino così tanto da cadere preda di un sonno profondo. Al loro risveglio, Puck rimetterà tutto a posto, seguendo gli ordini del suo padrone. Demetrio potrà quindi finalmente amare Elena e da lei essere contraccambiato, mentre Lisandro e Ermia continueranno ad essere innamorati l’un con l’altro. L’intera trama quindi si avvia al classico lieto fine…
Il monologo di Elena da “Sogno di una notte di mezza estate”
Il monologo che abbiamo inserito nella nostra raccolta viene pronunciato da Elena all’inizio di Sogno di una notte di mezza estate.
Poco dopo che Ermia e Lisandro hanno cercato di far valere il loro amore agli occhi di Egeo, del Duca e di Ippolita, rimasti soli hanno preso la decisione avventata di fuggire nel bosco per andare lontano e potersi finalmente sposare.
Poco prima di andarsene per sempre da Atene, incontrano casualmente Elena. Quest’ultima è triste e sofferente per il repentino cambiamento di Demetrio, il quale ora sembra aver smesso di amarla.
Elena quindi, si confida con l’amica Ermia e con Lisandro, i quali fanno altrettanto, dicendo che presto se ne andranno per poter vivere il loro amore liberamente, lontano da Atene.
La lasciano quindi sola, chiedendo di mantenere il segreto.
È proprio in questo momento che Elena si lascia andare ad una riflessione sull’amore, su quanto a volte esso possa essere capriccioso, come un bambino. Ancora una volta non comprende come Demetrio abbia smesso di amarla e, rammaricata, vorrebbe possedere le bellezze e le virtù di Ermia, tanto degne di attenzione da parte del suo amato.
E mentre pensa al suo triste destino, le balena in mente un’idea un po’ folle. Pur di avere un minimo di apprezzamento da parte di Demetrio, decide di informarlo della fuga dei due amanti, sicura così di poter ottenere almeno un grazie da parte sua…
Il testo del Monologo
(Atto Primo, Scena Prima)
Quanto una persona può essere più felice di un’altra!
In Atene si pensa che io sia bella quanto lei. Ma a cosa serve? Demetrio non se ne accorge e non vuole saperne di ammettere qualcosa che, ad accezione di lui soltanto, ammettono tutti gli altri.
E così come egli sbaglia ad ammirare gli occhi di Ermia, così anche io sbaglio nell’ammirare le virtù di lui. Le cose più umili e volgari, anche se prive di forma e proporzione, possono essere trasformate dall’amore, e così nobile può diventare qualsiasi cosa vile.
L’Amore non guarda con gli occhi, ma col sentimento, ed è per questo che l’alato Cupido viene disegnato bendato.
L’amore non ha mai assaporato cosa sia il discernimento e quindi le ali e la benda sugli occhi stanno a rappresentare appunto una foga inconsulta: e per questo si dice che Amore è un bambino, perché tanto spesso si inganna nella sua scelta. E come i bambini, nei loro giochi non si fanno scrupoli a mancarsi di parola, così il bambino Amore è ovunque e sempre spergiuro.
Prima di posar lo sguardo sugli occhi di Ermia, Demetrio lasciava grandinare su di me giuramenti che era mio soltanto, e poi, come questa grandine avvertì il calore che veniva da Ermia, lui ha voluto slegarsi da me, e allo stesso modo si scioglievano i nodi delle sue promesse.
Andrò ad informarlo della fuga della sua bella Ermia. Già so che correrà al bosco per inseguirla, e se in cambio di questa informazione otterrò un po’ della sua gratitudine, anche se mi costerà un gran prezzo, sarò comunque ben ripagata!
E tu, come lo faresti?
Se hai voglia di interpretare anche tu la dolce e innamorata Elena creata dal genio di Shakespare, allora buttati!
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Nel caso in cui tu possa ritenerlo utile, abbiamo anche pubblicato un Manuale di Dizione, che può tornare utile per esercitarti e migliorare la tua dizione. Nel nostro gruppo, infatti, potrai essere visto da interpreti provenienti da tutta Italia e una buona dizione, anche se non obbligatoria, è comunque gradita.
Se pensi di averne bisogno, puoi leggere gli articoli del nostro tutorial di recitazione, che possono darti un sacco di consigli utili. Non pretendiamo con il nostro Tutorial di sostituirci ad una buona scuola di recitazione, ma siamo sicure che può dare un valido contributo a chi sta muovendo i suoi primi passi nell’entusiasmante mondo della recitazione!
E infine non ti preoccupare se pensi di non avere il “physique du rôle” o l’età giusta per recitare il personaggio di Elena, a noi va benissimo lo stesso.
Vogliamo solo vedere come interpreteresti tu questo monologo e confrontarci!
Aiutaci a rendere virale il teatro!