Interpretare il Guardiano della soglia

In questo articolo Rebecca Luparini ti parlerà di:

Durante il suo viaggio, l’eroe di un racconto solitamente non arriva subito ad affrontare la prova finale ma si imbatte in una serie di ostacoli lungo il suo cammino. Il primo ostacolo che deve affrontare è il più importante di tutti, tanto da meritarsi un archetipo di personaggio tutto suo: il Guardiano della Soglia.

Se non sai bene cosa sono gli archetipi o il viaggio dell’eroe, ti consiglio vivamente di leggere “Gli archetipi nella Ricerca del personaggio”, prima di proseguire con questo articolo.

L’archetipo del Guardiano della Soglia

Il Guardiano della soglia è un personaggio (ma non solo) che mette alla prova l’eroe prima dello scontro finale. In particolare all’inizio del suo viaggio, il guardiano rappresenta la prima difficoltà che l’eroe deve affrontare per poter iniziare il suo percorso di crescita che lo porterà poi ad affrontare la sua Ombra.

Si tratta di un vero e proprio rito di iniziazione, in cui vengono testate le abilità del protagonista, ma soprattutto la sua volontà di proseguire nel viaggio. Per questo motivo spesso questo archetipo interagisce con l’eroe nel momento in cui sta per lasciare il suo mondo ordinario.

Nonostante il Guardiano della Soglia possa sembrare un antagonista (e spesso lo è), di fatto può essere impersonato anche da amici e alleati dell’eroe, oppure da oggetti, avvenimenti o forze naturali.

In “Romeo e Giulietta” qual è il primo ostacolo, la prima prova che il giovane Romeo deve affrontare per poter raggiungere la sua amata Giulietta? La scalata del muro di casa Capuleti per arrivare al balcone. Il Balcone può essere considerato il Guardiano della Soglia per l’eroe Romeo, che ne mette alla prova la determinazione per ottenere il suo obiettivo.

La psicologia dell’archetipo del Guardiano della Soglia

Come abbiamo visto nell’articolo sugli archetipi, ognuno di essi è la rappresentazione di un aspetto psicologico dell’essere umano, talmente connaturato in noi da essere universale.

Il guardiano della soglia non fa eccezione, rappresentando i nostri demoni interiori.

Ogni volta che cerchiamo di apportare un cambiamento alla nostra vita infatti, prima ancora che con gli ostacoli esterni ci scontriamo con le nostre piccole nevrosi, paure infondate, indecisioni, autosabotaggi, vizi e dipendenze.

Insomma, per apportare un vero cambiamento alla nostra vita, la prima cosa da fare è prendere coscienza e superare quello che ci frena dentro noi stessi.

Quando incontriamo una persona che ci piace e che vorremmo corteggiare, prima ancora del suo eventuale rifiuto dobbiamo superare la nostra timidezza e la paura stessa del rifiuto.

Se vogliamo investire in una nuova attività, prima di affrontare banche, fornitori e clienti, dobbiamo superare le nostre insicurezze, quella vocina dentro di noi che ci dice “e se poi va male?”.

Anche per diventare attori, prima di affrontare il set, i provini o la scuola di recitazione dobbiamo superare la naturale paura a parlare in pubblico, oppure di non riuscire a imparare a memoria testi lunghi.

Queste piccole nevrosi rappresentano il primo ostacolo da superare per poter proseguire nel nostro cammino verso la persone che vorremmo diventare. Se non riusciamo ad affrontarle e superarle, il cambiamento non potrà mai avvenire.

Questa fase è talmente importante che in tutte le culture umane sono sempre previsti dei “riti di iniziazione“, che sono in pratica la prima grande prova che un ragazzino deve superare per entrare nell’età adulta. Quando l’Eroe affronta il Guardiano della Soglia, è come se affrontasse il suo rito di passaggio per entrare nel nuovo mondo e iniziare il suo percorso.

La funzione narrativa

Nel contesto più “pratico” della trama di una storia, l’archetipo del Guardiano della Soglia svolge una funzione drammaturgica ben precisa: Verificare la forza e la determinazione di un Eroe.

Dopo aver ricevuto la sua chiamata all’azione, ovvero il motivo per cui l’eroe deve lasciare il suo mondo ordinario per affrontare i pericoli di un mondo sconosciuto, solitamente si imbatte subito in una difficoltà da superare. Questa difficoltà si trova sulla soglia tra il mondo ordinario e il mondo straordinario.

Per questo motivo, questo archetipo può materializzarsi in un’infinità di casistiche diverse. Non soltanto antagonisti, ma anche alleati, elementi scenografici, avvenimenti indipendenti e altro ancora.

L’eroe può affrontare e superare il guardiano della soglia in molti modi diversi, non necessariamente combattendo e sconfiggendolo. Può imparare da esso e diventare più forte. Può fuggire, usare l’inganno, corrompere o placare il Guardiano o trasformarlo in un alleato.

3 esempi di Guardiano della Soglia nel Cinema e nel Teatro

In ogni bella storia c’è sempre un momento in cui l’eroe incontra la prima difficoltà, spesso ad opera di un altro personaggio. Ma non è sempre così. Infatti a volte il Guardiano della soglia non è rappresentato da una persona ma da elementi scenografici o forze esterne.

Nel film “Stargate” (1994), il guardiano della soglia è letteralmente…una soglia. La prova che deve superare il protagonista per proseguire nel suo percorso è la decifrazione del codice per attivare lo Stargate. Come la Sfinge che proponeva un indovinello ai viandanti, lo Stargate è un enigma che l’Eroe deve risolvere, dimostrando così la sua intelligenza e di essere degno di varcare la soglia tra il suo mondo e un nuovo mondo sconosciuto.

Nella serie Tv “Lost” (2004), l’episodio pilota si apre proprio nel momento in cui il protagonista Jack Shephard affronta il suo Guardiano della Soglia. In questo caso non è uno degli altri personaggi, ma le conseguenze dell’evento che ha dato il via alla trama, ovvero lo schianto dell’areo sul quale stava volando su una spiaggia. In quanto dottore, è tra i primi a cercare di soccorrere gli altri passeggeri e a cercare di organizzare i sopravvissuti. L’eroe si trova fin da subito nel mondo straordinario e le sue enormi difficoltà. Sarà poi con i flashback negli episodi successivi che vedremo il mondo ordinario del protagonista.

Vediamo adesso invece alcuni esempi di personaggi che rappresentano in modo interessante l’archetipo del Guardiano della Soglia.

1. Ismene, da “Antigone” di Sofocle

Come abbiamo visto anche negli altri articoli sugli archetipi, la ricorrenza di personaggi con una funzione psicologica e narrativa ben precisa è presente nei racconti di tutte le società umane nel corso della storia.

Ne è un esempio l’Antigone di Sofocle, risalente al 442 a.C. (quasi 2500 anni fa).

In questa tragedia, l’eroina è (appunto) Antigone. Una giovane donna dall’animo ribelle che osava ribellarsi alle convenzioni sociali dell’epoca. Nello specifico della storia, è determinata a sfidare l’ordine del re di non dare sepoltura al fratello, facendolo lei stessa di nascosto.

Per farlo chiede aiuto alla sorella Ismene, più mite e conforme alle convenzioni sociali dell’epoca. Ismene però rifiuta di aiutarla e anzi cerca di convincerla a non farlo, a rispettare l’ordine del Re.

In questo atto, rappresenta quindi per Antigone il Guardiano della Soglia. Dal punto di vista psicologico, impersona la paura di commettere un atto di ribellione contro l’autorità e la società, che Antigone deve superare per poter portare a compimento la sua missione.

Antigone e Ismene di Emil Teschendorff (1892).
By Internet Archive Book Images – No restrictions, Wikipedia

2. Morpheus, da “Matrix” dei fratelli Wachowski

In una delle scene più famose della storia del cinema, al protagonista Neo (interpretato da Keanu Reeves) viene chiesto di fare una scelta. Un misterioso sconosciuto gli offre una risposta ai dubbi e al senso di inquietudine che lo stavano tormentando. Per poterlo fare però Neo dovrà decidere se ingerire la pillola rossa o la pillola blu.

Pillola azzurra, fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai! Pillola rossa, resti nel paese della meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio”

Morpheus, da Matrix (1999)

Neo non ha alcuna indicazione sui veri effetti di quelle pillole, quindi quello che deve effettuare è un vero e proprio salto nel buio. Morpheus con questa scelta sta mettendo alla prova la sua determinazione a saperne di più sulla realtà in cui vive.

In questa particolare scena quindi Morpheus agisce da Guardiano della Soglia per Neo, impersonificando la paura dell’ignoto. Ogni volta che ci avviciniamo a un grande cambiamento nella nostra vita, questa paura è sempre una delle più opprimenti. Affrontarla e superarla è il primo passo per proseguire nel nostro cammino di crescita.

Il personaggio di Morpheus è interessante perché in lui si ritrovano diversi archetipi nel corso della trilogia di Matrix. È il Guardiano della soglia di Neo in questa scena e ne diventerà il Mentore. Ma questo personaggio ha anche un’evoluzione tutta sua, ricoprendo quindi anche il ruolo dell’Eroe nel suo personale viaggio.

3. Murph Cooper, da “Interstellar” di Christopher Nolan

In un futuro non molto lontano, a causa di una Terra diventata quasi inabitabile, al protagonista Joseph Cooper viene affidata una missione esplorativa nello spazio. Il suo compito sarà trovare un nuovo pianeta sul quale la razza umana potrà ricominciare.

La prova più dura da superare però sarà quella di lasciare la sua famiglia e in particolare la figlia Murph, molto attaccata a sua padre. La ragazzina si sente abbandonata dal protagonista e la scena del distacco è straziante.

Nonostante Joseph sia consapevole che la sua missione servirà a salvare anche la vita di sua figlia, deve lasciarsela alle spalle superando una prova terribile per un genitore.

In questo frangente quindi la piccola Murph agisce come Guardiano della soglia per l’eroe. Incarna la paura di lasciare indifesi i propri figli, di deluderli, di non farli sentire abbastanza amati.

Questo momento costituisce però una soglia anche per il viaggio della stessa Murph. Il padre è il suo guardiano della soglia, la paura dell’abbandono, la perdita di quello che fino a ora era il suo mentore. Da li in poi dovrà farcela da sola, contando sulla sua intelligenza.

Un intreccio narrativo magistrale, che interseca più volte i viaggi del protagonista e della figlia trasformando questi personaggi in eroi, mentori, guardiani della soglia, ombre l’uno dell’altra.

Interpretare un Guardiano della Soglia

A un primo sguardo, l’archetipo del guardiano della soglia può sembrare di importanza minore rispetto ad altri tipi di personaggi all’apparenza più interessanti come l’eroe o l’ombra.

Ma ci sono due considerazioni da fare.

Prima di tutto, la scena in cui l’eroe varca la soglia tra il mondo ordinario e quello straordinario è cruciale. Uno dei momenti di svolta della storia. E il guardiano è l’assoluto protagonista di questo momento, senza questa figura fondamentale l’eroe non può dimostrare la sua determinazione ne quanto sia importante la sua missione.

Pensa se Romeo e Giulietta si fossero dichiarati il proprio amore in mezzo a una strada o in una stanza vuota. Senza l’impegno profuso da Romeo per scalare il balcone della casa della famiglia rivale e l’ansia di essere scoperti dalla nutrice, la scena non sarebbe stata altrettanto potente.

E se Morpheus avesse semplicemente disconnesso Neo da Matrix, senza proporgli la scelta tra una vita di ignara tranquillità e la cruda verità? Il protagonista sarebbe semplicemente stato in balia degli eventi e non avrebbe avuto la possibilità di dimostrare la sua determinazione, caratteristica che poi gli consentirà di arrivare fino alla fine del suo viaggio.

Un personaggio in evoluzione

In secondo luogo, spesso quella del Guardiano della soglia è una funzione narrativa svolta in modo temporaneo, per poi evolvere in altri archetipi. Essendo necessariamente limitata alle scene in cui il protagonista deve varcare la sua soglia, non è raro che questo ruolo sia affidato a personaggi che poi avranno altri compiti narrativi.

Se capisci che il personaggio che devi interpretare svolge la funzione di Guardiano della soglia, ricordati sempre che dovrai incarnare le nevrosi del protagonista. Le sue piccole paure, i suoi difetti, quegli “scogli” emotivi che dovrà superare prima di proseguire nel suo viaggio. Quelli sono i tratti del tuo personaggio che dovrai riuscire ad esaltare, in modo da essere in netto contrasto con l’eroe e rimarcare il suo coraggio quando riuscirà ad affrontarti e passare oltre.

Se Murph Cooper in Interstellar avesse salutato sorridente il padre che si accingeva a partire senza sapere se sarebbe mai tornato, la scena dell’addio non sarebbe riuscita a toccare le corde più profonde del nostro animo, legandoci emotivamente al protagonista e a sua figlia. E tutto il film avrebbe perso molta della sua potenza.

Conosci altri Guardiani della Soglia?

Oltre agli esempi riportati in questo articolo, ogni storia ha il suo guardiano della soglia.

Se ti va, potrebbe essere un buon esercizio passare in rassegna i tuoi film preferiti oppure gli spettacoli in cui hai recitato in passato e provare a capire quale fosse il Guardiano della soglia.

Se ti interessa questo argomento qui su Teatro per Tutti troverai altri articoli sul tema degli Archetipi e del Viaggio dell’Eroe.

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